Tiziano e Aretino. Il ritratto di un protagonista del Rinascimento
Opera somma di Tiziano, il Ritratto di Pietro Arentino è importante per diverse ragioni. La prima è la superba qualità del quadro con il quale il pittore celebra il letterato al vertice del suo successo personale, del quale sono testimoni la fiammeggiante veste di velluto rosso e l'ornamento della massiccia collana d'oro. Aretino non solo è il soggetto dell'opera, ma ne è anche il committente destinandola al duca di Firenze, Cosimo de' Medici, al fine di ricevere la sua protezione. Tiziano era legato a Pietro da un solido rapporto di conoscenza e di amicizia che gli consentì di interpretare con precisione e autorevolezza la spiccata personalità dello scrittore, influente interlocutore di esponenti del mondo politico e culturale del suo tempo. Aretino ha utilizzato in maniera spregiudicata la propria immagine. Il ritratto di Tiziano è una potente rappresentazione della tenace volontà con cui lo scrittore ha promosso se stesso non solo attraverso i suoi scritti, ma anche attraverso gli artisti. Il volume si propone di approfondire questa vicenda con alcune testimonianze metalliche dell'immagine di Aretino e una scelta dei suoi libri più celebri. Ritratti, medaglie e rare edizioni cinquecentesche che consentono di evocare alcuni episodi della vita irrequieta del "flagello dei principi", tra cui lo scandalo dei Sonetti sopra i "XVI modi", composti dopo aver visto le sfrenate invenzioni erotiche di Giulio Romano incise da Marcantonio Raimondi.
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