All'ombra di Canaletto. Paesaggi e «capricciose invenzioni» del Settecento veneziano
Il secolo d'oro della Serenissima, uno dei capitoli della storia dell'arte più apprezzati nel mondo All'ombra di Canaletto. Paesaggi e "capricciose invenzioni" del Settecento veneziano intende documentare lo spirito di un'epoca, espresso attraverso i dipinti, nei quali i committenti vedevano rispecchiarsi i propri valori, insieme a sensazioni e ricordi. Se le vedute erano i souvenir che i gentiluomini stranieri si riportavano a casa dal Grand Tour, i paesaggi e i capricci rappresentavano i soggetti più ambiti della nobiltà veneziana, che li custodiva nelle proprie dimore. Dagli esordi del XVIII secolo sino al crepuscolo della Serenissima, il volume passa in rassegna la nascita e lo sviluppo dei generi più alla moda nella Venezia settecentesca rappresentati da capolavori dei grandi maestri quali Francesco Zuccarelli, Luca Carlevarijs, il Canaletto e Francesco Guardi, affiancati da artisti meno conosciuti come Giovan Battista Cimaroli e Giacomo Guardi, che con le loro tele hanno fissato nella memoria figurativa l'anima di Venezia, sospesa tra vita e sogno. Questi ultimi elementi rappresentano il nucleo del progetto che illustra il loro intrecciarsi, con la prevalenza dell'una o dell'altro, in specifiche sezioni tematiche all'insegna di un'esperienza immersiva, volta a entrare nelle corde emozionali dell'epoca. Tale esperienza troverà compiuta espressione in una sezione multimediale dedicata che permette di calarsi all'interno della rappresentazione pittorica, muovendosi all'interno del dipinto accanto ai personaggi e alle architetture che lo compongono. Sarà così possibile rivivere lo spirito del secolo d'oro dall'interno, condividendo empaticamente i contenuti espressi dagli artisti, intenti a tradurli nel linguaggio pittorico attraverso luce e colore. A fare da sottofondo è la campagna veneta, interpretata da ciascun maestro a proprio modo, passando dalla verosimiglianza al gusto visionario, dalla cronaca all'elegia, dal racconto alla fiaba. Lo stesso accade ai personaggi che la popolano, la cui identità oscilla tra le creature virgiliane e il fumetto, con esiti di straordinaria modernità.