Vathek
Scritto di getto in tre giorni nel 1871, quando l'autore aveva ventun anni, Vathek è la storia di un califfo che frenetico d'ambizione e insoddisfatto dei piaceri che la vita concede a un buon musulmano, attraverso la pratica indefessa del delitto, della magia nera, del sacrificio alle potenze malefiche, conquista insieme alla donna amata il Regno del Fuoco Sotterraneo, che sarà quello della loro eterna disperazione. Le vicende sono percorse da un sottile umorismo e da una prodigiosa fantasia, che tocca l'orrido e il meraviglioso con la stessa grazia e la stessa raffinatezza. L'inesauribile stravaganza di questo celebre libro ha molte affinità con la vita del suo autore, William Beckford. Erede di una delle più grosse fortune inglesi, iniziato da ragazzo alle scienze magiche e occulte, passò da uno scandalo all'altro finché, stanco di fuggire e di difendersi, si andò a rinchiudere in una gigantesca e mirabolante torre che si era fatto costruire, imitando Vathek, il personaggio dei suoi anni giovanili. William Thomas Beckford (1760-1844) è stato uno scrittore e viaggiatore britannico. Cresciuto tra le più grandi agiatezze (era figlio del sindaco di Londra), ebbe la carriera politica preclusa a causa degli scandali omosessuali in cui rimase coinvolto che lo costrinsero a continui viaggi per l'Europa per evitare un'incriminazione formale.
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