Moda di carta. Isabelle de Borchgrave a Villa Necchi Campiglio. Ediz. italiana e inglese
In seguito a una visita al Metropolitan Museum di New York nel 1994, Isabelle ha cominciato a inventarsi costumi di carta. Ha lavorato a quattro grosse collezioni, tutte in carta e trompe l'oeil, ciascuna delle quali ha messo in scena un mondo diverso. "Papiers à la Mode", la prima, guarda con occhi nuovi trecento anni di storia della moda, da Elisabetta I a Coco Chanel. "Mariano Fortuny" ci immerge nel mondo della Venezia del XIX secolo: plissé, veli ed eleganza sono le parole d'ordine di quel periodo. "I Medici" ci conduce per le strade di Firenze, dove ci imbattiamo in famosi personaggi in abito da cerimonia, quei personaggi che hanno reso splendente il periodo rinascimentale: intrecci in oro, perle, seta, velluto... il trompe l'oeil raggiunge qui il livello di una ritrovata sontuosità. I "Ballets Russes" sono, poi, un omaggio a Sergej Djagilev: Pablo Picasso, Léon Balcst, Henri Matisse... hanno tutti disegnato costumi per questa compagnia di ballo, che ha infuocata il mondo del XX secolo. Collaborando con Caspari, con le ceramiche di Gien, Target e Villeroy & Boch, Isabelle ha fatto della sua immaginazione un'arte accessibile a chiunque desideri portare festosità nella propria casa. Carte e tessuti dipinti, servizi da tavola, tendaggi, lenzuola, decorazioni con un tocco personale per feste e matrimoni... Ma, nella sua quarantennale carriera, non ha mai messo da parte ciò che l'ha sempre guidata nella vita, la pittura: esibisce ancora in tutto il mondo i suoi dipinti e le sue grandi opere di carta ripiegata. Con l'immaginazione sempre più stimolata dalla propria conoscenza e interpretazione dell'arte, Isabelle - seguace del movimento Nabis - ha una prospettiva nuova su un mondo che le gira intorno volando come un sogno.