Un palazzo e la città
Nel 2015 si celebra il 150° anniversario di Firenze Capitale d'Italia. Quale migliore occasione per dedicare una mostra e un catalogo a Palazzo Spini Feroni, che fu sede del Municipio e il luogo dove vennero prese quelle importanti decisioni che dettero alla città di Firenze l'assetto urbanistico attuale. Alla metà dell'Ottocento il palazzo ebbe per la prima volta una vocazione pubblica dopo secoli di proprietà privata, a cominciare da Geri Spini, banchiere di papa Bonifacio VIII, che proprio attraverso l'imponenza della costruzione volle manifestare il potere della sua famiglia. Dopo gli Spini si succedettero i Guasconi, i da Bagnano, i Feroni, famiglie nobiliari che commissionarono mirabili decorazioni artistiche, fino ad arrivare al XIX secolo, quando il palazzo divenne albergo di lusso e ospitò il cancelliere Metternich e il compositore Franz Liszt, fu poi sede della Comunità di Firenze, del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux e semplice abitazione di personaggi singolari, come Girolamo Segato, noto per la pratica di "pietrificare" i cadaveri. Nel Novecento, quando Salvatore Ferragamo acquistò l'edificio, il palazzo conobbe una nuova stagione, accogliendo laboratori artistici, atelier di moda e famose gallerie d'arte, aperte alla valorizzazione sia dell'arte antica sia di quella contemporanea. La mostra e il suo catalogo vogliono dunque raccontare questa complessa storia.
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