Confesso che ho suonato
L'autobiografia di uno dei più noti pianisti jazz italiani ripercorre gli anni che hanno contraddistinto una generazione: dall'amore per la musica alla passione per la politica, ai viaggi di solidarietà in Eritrea, Senegal, Sahara, Nicaragua, a Gerusalemme, Sarajevo, Beirut, Bagdad, Damasco. Il racconto di un'esistenza dedicata non solo all'impegno politico, ma anche alla ricerca costante di una spiritualità che, lontana da pregiudizi ideologici, ha saputo nel corso degli anni mettersi in discussione senza mai tradire i propri valori. Un libro che non parla soltanto di musica, ma racconta - tra aneddoti, amori, incontri indimenticabili - l'avventura di una vita.