Il cuoco e i suoi re
Nato in piena rivoluzione da famiglia numerosa e poverissima, abbandonato dal padre sulla strada, Carême impara a tagliare le carni e a leggere e scrivere. Dopo aver osservato le vetrine delle pasticcerie di Parigi ricopia dalle antiche stampe i più celebri monumenti del mondo che ricrea con pasta frolla, cioccolata e glassa. Scoperto da Talleyrand, ne diventa lo chef e viene "prestato" a Napoleone per i banchetti ufficiali. Alla caduta dell'imperatore si trasferisce a Londra, dove lavora per il Reggente (futuro Giorgio IV). Da Londra si sposta a San Pietroburgo alla corte dello Zar. Tornato in patria diventa lo chef preferito dei Rothschild e dell'alta società parigina. Imposta un nuovo modo di fare cucina, di imbandire la tavola, organizzare le portate, decorare i piatti e stare ai fornelli (igiene, grembiuli bianchi, il berretto da cuoco a forma di fungo). Scrive le sue memorie con una monumentale raccolta di ricette.
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