Hotel Surfanta
"Questa è una fiaba autobiografica grottesca senza trama ma con molti personaggi, raccontata con dei dipinti che raffigurano gli interni dell'Hotel Surfanta. E una visita attraverso 33 camere numerate, precedute da un'anticamera e completate da due Pubs al pianterreno. Ogni capitolo è costituito da un dipinto, accompagnato da un elenco meticoloso e realistico dei personaggi che 'inquilinano' gli ambienti e dei mobili e oggetti che li 'disarredano'. In alcuni casi sono i personaggi stessi che parlano, con testimonianze inesatte o false, viziate da errori e gelosie. Altre volte sono io che commento. I riferimenti a nomi di persone, marche e istituzioni, non sono casuali ma voluti, anche se - essendo il racconto fantastico - non ho mai dato molta importanza alla precisa grafia dei nomi e cognomi citati e all'esattezza delle date di nascita e morte dei personaggi, nonché alla scrittura dei numeri. Wulvur mi ha detto che va bene lo stesso. C'è anche, al fondo, un elenco in ordine alfabetico dei nomi - così come appaiono nel testo - e delle parole, o espressioni, inventate o usate in modo improprio. La riproduzione dei dipinti e degli scritti è permessa e gradita, purché se ne citi chiaramente il nome dell'autore (che è il mio)." (Lorenzo Alessandri). Con un testo introduttivo di Vittorio Sgarbi.
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