La meraviglia della natura morta 1830-1910. Dall'Accademia ai maestri del Divisionismo
Il volume prende avvio da una riflessione riguardo allo speciale rapporto tra il genere della natura morta, le Accademie di Belle Arti intese come aree d'influenza e divulgazione delle arti e la nuova committenza borghese. Attraverso una serie di nature morte tra le più affascinanti della pittura italiana del XIX secolo (con opere di Inganni, Hayez, Longoni, Induno, Segantini, Boccioni) viene documentato il rinnovamento di un genere artistico che tra Ottocento e Novecento andò diffondendosi anche presso una committenza alto borghese imprenditoriale milanese e lombarda. Numerosi gli artisti presenti in catalogo: Ambrogio Alciati, Giuseppe Barbaglio, Giorgio Belloni, Mosè Bianchi, Umberto Boccioni, Pietro Bouvier, Ermocrate Bucchi, Cesare Calchi Novati, Filippo Carcano, Tommaso Castellini, Adolfo Feragutti Visconti, Arnaldo Ferraguti, Francesco Filippini, Gioachino Galbusera, Eugenio Gignous, Amanzia Guerillot Inganni, Francesco Hayez, Domenico Induno, Francesco Inganni, Emilio Longoni, Maria Michis Cattaneo, Luigi Monteverde, Giuseppe Pel lizza, Gaetano Previati, Attilio Posterla, Virgilio Ripari, Angelo Rossi, Luigi Rossi, Luigi Scrosati, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Cesare Tallone.
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