La memoria perduta di Milano
In un celebre articolo uscito nel 1953 sul "Corriere della Sera" Indro Montanelli deplorava che Milano avesse perduto il suo prestigio, rinunciando al ruolo di capitale morale che storicamente aveva rivestito. Negli anni Sessanta poi, mentre Milano dava forse il meglio di quella sua cultura insieme pragmatica e intellettuale che l'aveva fatta grande, illustri osservatori gli facevano eco, avvertendo il rischio che il patrimonio culturale e civile della città andasse disperso, se non opportunamente governato. Attraverso un'antologia di scritti Stella Casiraghi si domanda se sia possibile spostare il baricentro della memoria dalle nostalgie alla forza delle idee. Lo fa attraverso le parole di scrittori, giornalisti e pensatori esemplari come Eugenio Montale, Leo Longanesi, Walter Tobagi e molti altri, per riflettere su quale sia oggi il ruolo di Milano e capire se abbia ancora senso parlare di un suo primato civile.
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