Scultura in Lombardia. Arti plastiche a Brescia e nel Bresciano dal XV al XX secolo
Brescia è una città di pietra. Le vicine cave di marmo di Botticino ne sono state, attraverso i secoli, la fonte primaria di rifornimento. Così la struttura urbana, con i rivestimenti degli edifici pubblici e delle chiese, i portali, le finestre, le colonne e i capitelli, si è stratificata con il contributo di quella pietra bianca con striature marroncine che, lucidata o martellinata, levigata o rustica, ancora oggi domina cromaticamente l'orizzonte visivo della città. La lunga e mai interrotta filiera produttiva legata alla materia prima - dai cavatori ai lapicidi, dai maestri del costruire agli scultori - ha costituito, inevitabilmente, la ragione del "talento" del territorio bresciano nell'ambito della scultura e delle arti plastiche dai tempi della fondazione romana a oggi. Il volume ripercorre la storia e le qualità stilistiche degli scultori e delle opere che hanno caratterizzato la città e il territorio dall'età del primo Rinascimento, con i monumentali cantieri della Loggia e di Santa Maria dei Miracoli, fino alla prima metà del Novecento con le scultura per il complesso novecentista di piazza della Vittoria.
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