Verdi
"Domenica 10 ottobre 1813, a Roncole frazione di Busseto, una trentina di chilometri da Parma, in zona d'occupazione francese (Département du Taro). Nell'osteria-drogheria di Carlo Verdi, sua moglie Luigia Uttini dava alla luce un maschietto, molto atteso dopo nove anni di matrimonio. Il neonato prese i nomi di Joseph-Fortunin-François, anche se in lingua francese era sempre Giuseppe Verdi, che avrebbe fatto molto per comportarsi da italiano. C'era la guerra. Francesi e austriaci si rincorrevano, scambiandosi a turno il governo dello Stato. La gara fu risolta in favore degli austriaci, che prepararono la venuta della nuova augusta sovrana, l'ex moglie di Napoleone, Maria Luigia d'Asburgo. Una lapide della chiesa di Roncole rammenta come l'altra Luigia, la mamma di Verdi, vi trovasse rifugio portandosi in collo il suo 'Beppino' di pochi mesi, che superò l'ondata della guerra, le epidemie (anche se non delle proporzioni di quella del bolognese) e lo spettro della fame. A suo conforto restava la possibilità di godere un periodo pacifico, nel risorto ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, sotto il governo della Signora austriaca." (dal saggio di Gustavo Marchesi). Il volume raccoglie la vita dell'artista, riccamente illustrata a colori, l'analisi delle opere più significative, la bibliografia e la discografia essenziali.
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