Dal dono arcaico al dono moderno. L'Avis in tre regioni italiane
Nel nostro paese e, in generale, in tutta l'Unione Europea, la necessità di disporre di sangue donato rispondente ad elevati standard di sicurezza passa per una delicata opera di coscientizzazione individuale del donatore che le associazioni di raccolta - per prime - devono produrre. Per fare questo le associazioni devono essere organizzazioni di volontariato relazionalmente capaci di porsi tra sistema sanitario e persona-donatore per garantire al primo - attraverso l'informazione e la promozione del dono del sangue - un adeguato bacino di raccolta, al secondo una cornice organizzativa e valoriale tale da accrescere la propensione e la sicurezza della donazione. Questo volume nasce dall'idea di Costantino Cipolla, presidente del Ce.Um.S. (Centro di Studi Avanzati sull'Umanizzazione delle Cure e sulla Salute Sociale), e illustra i risultati di tre ricerche, condotte in ambiti geografici ed organizzativi assai differenziati (Nord, Centro e Sud Italia) che mettono in evidenza la qualità e la modalità della relazione che si instaura tra il donatore e l'organizzazione, in questo caso l'Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS). Le dimensioni che emergono dal volume si pongono in stretta correlazione con l'altruismo nella sua accezione sistemica e in quella fenomenologica. Il tentativo di conseguire questa sintesi rappresenta un primo sforzo conoscitivo e scientifico che non ha precedenti nel settore in Italia.
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