La parabola dei ciechi. Uno sguardo alla psicopatologia con gli occhi di un terapeuta della Gestalt
Lo sguardo che l'autore getta sulla psicopatologia coglie la sofferenza e il dolore quale "gesto" che paziente e terapeuta compiono al confine di contatto, durante la loro relazione. L'aspetto "attivo" della patologia viene mostrato, secondo lo spirito gestaltico, attraverso la proposta di sperimentare assieme un momento di "cecità". Il lettore si troverà, lungo tutto il testo, a procedere a tentoni, cercando di ricavare una figura coerente da uno sfondo aggrovigliato e insidioso, sconosciuto. Sarà munito di "bastone", avrà cioè a disposizione la solida e flessibile guida della Teoria e Pratica della Terapia della Gestalt, il libro che da 60 anni Perls, Goodmann e Hefferline hanno messo a disposizione dei "ciechi", ripreso attraverso una fitta esposizione di citazioni. Ma non sarà privato del proprio coraggio e spirito di avventura necessario per capire e stabilire la "direzione" da seguire, poiché sarà implicato direttamente a raccogliere tutti gli elementi da configurare. Piuttosto che spiegazioni il libro propone, infatti, "immagini" e narrazioni cliniche che aprono alle novità, allo scoprire-e-inventare, e, in definitiva, alla creazione di un gesto di cura. La chiarezza che solo uno sguardo cieco può offrire.
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