L'intervento pubblico nel settore ittico
Questo volume presenta i risultati di indagini svolte in alcune regioni adriatiche allo scopo di considerare la validità di strumenti di politica comunitaria per la pesca. L'importanza che il settore ittico ricopre in molte regioni dell'Adriatico, sia per le imprese di pesca sia per la collettività ed il tessuto sociale, è di indubbio rilievo, per cui vi è la necessità di avere per il futuro un processo di governance che renda sostenibile lo sfruttamento della risorsa naturale. La domanda che proviene dagli operatori stessi e dalla Comunità, rende utile conoscere l'efficacia di alcuni strumenti comunitari a favore del settore. Questo è l'obiettivo del volume che, nello specifico, ha posto l'attenzione sul confronto tra diverse realtà produttive in Adriatico e non solo, al fine di coglierne le potenzialità di crescita economica in un'ottica di competitività di mercato e di tutela dell'ambiente marino e degli stock ittici per il lungo periodo. La politica comune della pesca (PCP) è lo strumento dell'Unione europea per la gestione del settore della pesca e dell'acquacoltura; nata nel 1983, divenuta operativa negli anni successivi, è stata profondamente riformata nel 2002. La PCP fornisce gli indirizzi generali alla base della strategia di intervento nel settore ittico, per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale; è definita in ogni singolo Stato dal Piano Strategico Nazionale.
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