La rosa e il sensore: tradizione e innovazione nell'impresa dinamica
Nella coltivazione della vite la tradizione contadina si tramanda di generazione in generazione, secondo un processo metastorico che porta con sé usanze immodificate nel tempo. Ancora oggi lungo i filari dei grandi produttori toscani si possono osservare dei cespugli di rose, sensori naturali che segnalano la presenza di agenti patogeni, usanza che si perde nella notte dei tempi. Ma accanto alla rose coesistono reti di sensori in grado di monitorare la crescita dei vitigni e le loro condizioni fisiopatologiche: la tradizione che si coniuga con tecnologie sofisticate. Anche nel processo di sviluppo dei sistemi produttivi si possono scorgere elementi con valenza metastorica. I principi della produzione di massa sono ancora ben visibili nei moderni modelli di produzione il cui obiettivo è la competizione dinamica e veloce. Ma come coesistono i principi storici della produzione di massa, dove l'obiettivo è la massima efficienza attraverso la stabilizzazione dei processi, con le esigenze di mercati sempre più dinamici che spingono verso modelli produttivi flessibili e veloci? Il volume risponde a questo interrogativo attraverso un'analisi dell'evoluzione dei sistemi produttivi, arricchita dall'uso costante e sistematico di esempi e casi. Il volume è indirizzato a studenti di economia e di ingegneria che vogliano approfondire i temi della gestione della tecnologia e della produzione.
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