Introduzione al counselling a mediazione corporea
Il counselling a mediazione corporea focalizza l'attenzione su quelle manifestazioni corporee che possono denunciare scarso senso di autostima e di autoefficacia in campo lavorativo e/o interpersonale. Espressioni del volto, della voce, del gesto, della stessa postura del corpo vanno spesso assai al di là del parlato. Sono visibili in certe tensioni muscolari, in cedimenti, o blocchi espressivi che denunciano un senso di disagio, di insicurezza, di scarsa stima di sé. Questo volume propone una introduzione esaustiva a questa tecnica di counselling nei suoi vari aspetti teorici ed applicativi. Il lavoro è diviso in due sezioni. La prima parte prende in considerazione il counselling narrativo in senso costruzionista (M. White, J. Winnslade, P.M. Spachs, J. Milner, E.O. Byrne e altri). È questa una tecnica che sottolinea l'importanza rivestita dal linguaggio quando il cliente è disposto a rileggere la realtà che sta vivendo in modo personale, dando un nome alle cose. Riserva dunque valore fondamentale al dialogo che si instaura tra counsellor e cliente e il cui obiettivo deve essere quello di arrivare alla soluzione del problema. Le parole fanno il mondo, sostiene M. White, se si vuole veramente autodeterminarsi. La seconda parte del lavoro propone una particolare modalità di conoscenza di sé: quella ottenuta attraverso il coping e l'empowerment. Infine, uno sguardo è riservato alle neuroscienze.
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