L' effettività dell'ermeneutica
Interpretare non è mai solo comprendere qualcosa secondo l'essenza della cosa stessa, e neppure è solo comprendere una cosa dal punto di vista delimitato dell'interesse che l'interprete nutre nei confronti di essa. Interpretare è sempre anche produrre un sistema relazionale dinamico, un modo d'essere attivo della cosa, una sua significanza che la cosa prima non aveva di per sé. La cosa interpretata non rimane identica a com'era prima delle interpretazioni che l'hanno coinvolta. Altri interpreti del significato di quella cosa o della rilevanza di quello stato di cose saranno, spesso inconsapevolmente, influenzati dalle interpretazioni precedenti. Già a partire dalla seconda metà del .700 i teorici dell'ermeneutica avvertivano che ogni interpretazione avviene "secondo lo spirito del proprio tempo". Il quale spirito del tempo contiene a sua volta l'elaborazione di tradizioni precedenti. Dalla seconda metà dell'800 in poi si analizzano le forme di implicazione dell'interprete nell.atto di comprendere, e si osserva come non solo il mondo ambiente è trasformato dalle interpretazioni, ma lo stesso interprete costituisce in parte la sua intelligenza e la sua personalità mediante esse. In questo volume, alcuni studiosi di ermeneutica operanti in diversi centri universitari e di ricerca europei, che hanno costituito tra loro la rete di collaborazione Hermi (Herméneutique, mythe et image), affrontano alcuni dei nodi chiave di quello che ormai è diventato un campo vastissimo d'indagine.
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