Orfani e trovatelli nella Sardegna moderna
Nell'assistenza e tutela dell'infanzia abbandonata, per quanto si riferisce all'età moderna, la Sardegna occupa un posto di rilievo anche a livello europeo. Nell'isola, infatti, fin dalla fine del XV secolo, opererà la figura del Padre d'orfani, d'importazione iberica. Funzionario inizialmente di nomina regia e poi civica si occuperà, a partire dalla prima metà del XVI secolo, in particolar modo della tutela dei trovatelli, degli orfani e delle ragazze madri non maritate, provvedendo alla loro assistenza, alla loro educazione e soprattutto al loro inserimento nel mondo del lavoro. La sua benemerita attività, che si svilupperà in maniera più o meno intensa in tutte le realtà urbane e rurali della Sardegna, si concluderà soltanto attorno alla prima metà dell'Ottocento, quando sorgeranno i primi istituti per l'assistenza pubblica di orfani e trovatelli. Dallo studio emerge uno straordinario affresco di una realtà sociale complessa e variegata, sovente drammatica e sconvolgente, ma che contribuisce alla conoscenza della società sarda di antico regime, con le sue miserie, ma anche con la ricchezza dei valori di solidarietà soprattutto verso l'infanzia più sfortunata. Uno studio di lungo periodo, che sul piano storiografico, contribuisce a colmare un avvertito e pesante ritardo negli studi sulla realtà sociale della Sardegna in età moderna.
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