Costruire la fiducia. Istituzioni, élite locali e mercato del credito in tre province lombarde (1861-1936)
Le banche locali, fondate in epoca postunitaria, hanno rappresentato un potente strumento di diffusione della fiducia. Il graduale estendersi della loro azione ha contribuito alla progressiva istituzionalizzazione del mercato del credito lungamente legato a circuiti informali, o a meccanismi di tipo paternalistico, o a pratiche usurarie. I differenti ambienti sociali ed economici di cui esse erano emanazione plasmarono in maniera originale, e in un contesto normativo fluido, le caratteristiche di ciascun istituto determinandone la differente capacità di incidere sulla realtà circostante. Non c'era nulla di scontato: dopo l'Unità fondare una banca significava raccogliere una sfida e misurarsi con un mondo parzialmente inesplorato, valendosi di una cultura ancora in fieri e di norme operative da costruire passo a passo, procedendo per prove ed errori. Esistevano grandi aspettative, non necessariamente fondate, e gli istituti di credito erano chiamati a compiti non sempre coerenti con gli ineliminabili vincoli di bilancio. L'intento dell'Autrice è quello di riempire di significati l'investimento nell'industria del credito, utilizzando la banca come osservatorio privilegiato di una realtà in fase di trasformazione, e come strumento per gettare criticamente luce sull'assetto creditizio e sulle classi dirigenti di tre province lombarde - Bergamo, Brescia e Mantova - misurandone i successi e gli insuccessi, e con quelli la capacità di intervenire sul territorio.
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