Fine pena mai. Le famiglie delle vittime di omicidio in Italia

Fine pena mai. Le famiglie delle vittime di omicidio in Italia

Il nostro Paese risulta essere uno tra gli ultimi Stati europei a non aver adeguato il sistema legislativo per la tutela delle vittime di reati gravi, come richiesto dalle politiche comunitarie ed internazionali. A partire dagli anni Settanta il Consiglio d'Europa promulga precise disposizioni in materia per gli Stati membri, ponendo in risalto la condizione della vittima e dei suoi familiari, la necessità di maggior tutela degli stessi con lo scopo di garantire loro un'assistenza materiale, giuridica, medico-psicologica. L'attuale panorama legislativo italiano risulta essere un insieme non organico di leggi e proposte di legge che non ha concretizzato misure efficaci a tutela delle vittime senza disparità categoriali. Esistono infatti Fondi di solidarietà solo per alcune tipologie di reato, ma non per omicidi intrafamiliari o per relazioni sentimentali, violenza sessuale, follia, omicidi seriali, futili motivi etc.. Le statistiche fornite dal Ministero dell'Interno, tuttavia, parlano chiaro: nel periodo 1999-2006 si riscontra un incremento allarmante negli omicidi intrafamiliari o per relazioni sentimentali e un decremento delle altre tipologie di delitti. Sarebbe auspicabile che l'Italia, tra i Paesi del primo mondo, provvedesse ad adeguare la legislazione alle disposizioni comunitarie e a strutturarsi per accogliere le richieste dei nostri sette e di tutte le persone che, come loro, stanno cercando aiuto per trovare faticosamente un nuovo punto di equilibrio.
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