I dannati dello Spielberg. Un'analisi storico-sanitaria
La Carboneria nacque e operò in Italia nel Primo Ottocento. Molti dei suoi militanti, arrestati dal governo austriaco, finirono nella fortezza morava dello Spielberg: all'interno delle sue mura furono sottoposti a un regime carcerario durissimo che ne uccise alcuni, altri ne rese invalidi, per tutti comportò sofferenze disumane. La testimonianza di quei patimenti è contenuta negli scritti pubblicati da alcuni dei protagonisti come Pellico, Maroncelli, Foresti, Confalonieri, Andryane; di recente si sono aperte nuove possibilità di indagine, grazie alla consegna all'Archivio di Stato di Rovigo, da parte della città di Brunn, di documenti, in formato digitale, riguardanti gli eventi succedutisi nel tempo della prigionia dei nostri patrioti nel carcere moravo. Questo volume, frutto di una ricerca storico-sanitaria condotta su tali documenti, affronta i vari aspetti della vita allo Spielberg e le difficoltà, ai limiti della sopravvivenza, che i nostri patrioti hanno dovuto superare nel lungo periodo della loro detenzione. Fa corona la successione degli eventi, regolata da una rigida normativa e da una burocrazia illimitata e intransigente. Ne esce l'immagine di un girone infernale in cui si agitano le ombre di un gruppo di uomini che hanno avuto il torto di amare il loro paese e di desiderarne la libertà e l'indipendenza dal dominio straniero.
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