I riduzionismi anti-conoscitivi e anti-scientifici. Il ruolo dell'epistemologo professionista nella ricerca «sul campo»
I riduzionismi anti-conoscitivi e anti-scientifici possono manifestarsi nella fase progettuale delle ricerche scientifiche di base e applicate oltre che nel corso del loro sviluppo e nella comunicazione dei risultati. Il libro delinea il ruolo che l'epistemologo professionista svolge nello smascherare tali riduzionismi mentre collabora sul campo della ricerca. Rispetto ai problemi che gli "epistemologi generalisti" trattano in astratto e a posteriori, riguardanti la forma logica degli asserti o l'incommensurabilità dei paradigmi, l'epistemologo professionista interviene a costruire il "contesto della ricerca" insieme agli scienziati implicati nel progetto comune. Distorsioni percettive e comunicative tra ricercatori e all'interno della comunità scientifica, estensione pervasiva delle metodiche tecnologico-strumentali, velleitarismo esplicativistico, soggiacenza a conformismi linguistici e teorici, divisioni e contrapposizioni, frammentazioni e riduzionismi pseudospecialistici, scolasticismo e abitudini di pensiero trasformati in schemi mentali e adoperati per esercitare potere conoscitivo, autoreferenzialità, sono solamente alcuni dei fattori di impedimento alla ricerca scientifica "sul campo" e che, di fatto, la trasformano nella sua parodia.
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