Il modello lombardo di welfare. Continuità, riassestamenti, prospettive
Da tempo la Regione Lombardia ha elaborato un organico modello di politiche sociali, basato sui principi di sussidarietà e di quasi-mercato, che tende sempre più ad affermarsi anche come riferimento a livello nazionale. La legge regionale n. 3 del 2008 costituisce una tappa di rilievo, in quanto disciplina unitariamente i servizi sociali e quelli servizi socio-sanitari, in un'ottica di reciproca integrazione. Al centro di questo volume, rivolto non solo a studiosi di politiche sociali ma a decisori politici, responsabili dei servizi e professionisti del sociale, anche in formazione, è l'analisi della legge, svolta con un approccio multidisciplinare, in cui si affiancano la lettura giuridica e quella sociologica. Tale analisi permette di ricostruire il modello lombardo di welfare nei suoi elementi costitutivi e nel suo contesto, e di interrogarsi sulla sua evoluzione. Diversi i quesiti affrontati nel volume. Quali sono gli sviluppi o i riassestamenti ipotizzabili nel momento in cui tale impostazione si confronta con l'ambito dei servizi sociali? Come si modificano ruolo della società civile e modalità del suo coinvolgimento? L'integrazione è un obiettivo effettivamente perseguibile? Cosa comporta l'estensione all'ambito dei servizi sociali dell'accreditamento e della logica prestazionistica ad esso correlata? Che ruolo può assumere il segretariato sociale nella rete dei servizi? Che impatto ha la nuova normativa sulle professioni sociali, sulla loro collocazione e sulle loro competenze?
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