Imprenditorialità accademica. Contesti istituzionali e agire imprenditoriale nelle bioscienze in Europa
In un momento in cui lo sviluppo economico è sempre più dipendente dal progresso scientifico, ricerca teorica e sua traduzione pratica sono due lati di una stessa medaglia e dunque inscindibili, sebbene regolati da sistemi normativi diversi e talvolta contrastanti: libertà di diffusione dei risultati scientifici attraverso la pubblicazione da un lato, proprietà privata della tecnologia attraverso il brevetto dall'altro. Questo libro indaga l'attività dell'imprenditore accademico, ovvero il professore che travalica i confini dell'università nello sforzo di applicazione pratica dei risultati della propria ricerca, ed il ruolo cruciale giocato dalle istituzioni nella modulazione della sua azione imprenditoriale, attraverso la definizione di ciò che è obbligatorio, proibito o permesso. L'approfondimento delle motivazioni individuali all'azione imprenditoriale e l'analisi dei contesti normativi non solo permettono di comprendere la direzione in cui stanno evolvendo le pratiche di trasferimento tecnologico, ma costituiscono anche la base di partenza per l'elaborazione di strategie di policy volte a realizzare un'auspicabile conciliazione tra appropriazione privata della tecnologia e libera circolazione del sapere, in modo che convenienza personale degli attori economici ed interesse sociale si rafforzino vicendevolmente.
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