Fra mercato comune e globalizzazione. Le forze sociali europee e la fine dell'età dell'oro
I contributi qui pubblicati illustrano gli effetti giocati sulle forze sociali europee dall'apertura economica internazionale avviata negli anni cinquanta e sessanta, con particolare attenzione per quello che, almeno nel vecchio continente, ne fu l'elemento centrale: il mercato comune europeo. Spostando progressivamente le decisioni di politica economica fuori dai confini nazionali, tali dinamiche costituirono una sfida soprattutto per le forze sindacali, che sempre più si trovarono costrette a confrontarvisi e a commisurarvi la loro azione, e che all'inizio degli anni settanta iniziarono a spostare a livello europeo gli obiettivi di pieno impiego e di redistribuzione tradizionalmente perseguiti in ambito nazionale. Attraverso una serie di approfondimenti sulla situazione italiana, sui maggiori sindacati europei e su alcune sedi internazionali di particolare rilievo, i saggi contenuti nel volume offrono un contributo alla ricostruzione di tali vicende, mostrando l'evoluzione delle singole forze, i tentativi di un'effettiva azione sindacale europea e il rapido ridimensionamento di quest'ultima a causa delle nuove condizioni economiche degli anni settanta, caratterizzate da pressioni inflazionistiche e disoccupazione crescente.
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