Guido De Ruggiero e «La Nuova Europa». Tra idealismo e storicismo

Guido De Ruggiero e «La Nuova Europa». Tra idealismo e storicismo

"La Nuova Europa" fu pubblicata in un breve, ma intenso, arco di tempo (dal 10 dicembre 1944 al 17 marzo 1945), durante il quale le riviste diedero un contributo non secondario al processo di rinnovamento morale e culturale della società civile italiana del tempo. Caduto il fascismo e finita la guerra, "La Nuova Europa", diretta da Luigi Salvatorelli con il contributo non marginale di Guido De Ruggiero, fu testimone dei momenti più delicati della storia del nostro Paese. In particolare, Guido De Ruggiero fu autore di articoli e corsivi, da rileggere nel contesto della dualità "politica e cultura", situata nel vasto panorama dell'idealismo e dello storicismo. Tra l'altro, si impegnò nel sostenere i principi della libertà individuale e della giustizia sociale, partecipando all'intenso dibattito svoltosi sulle tematiche del liberalismo sociale e del socialismo liberale. Dalla prima edizione della Storia del liberalismo (1925) alla pubblicazione della monografia su Hegel (1948), De Ruggiero elaborò, con persistente impegno, il progetto di una filosofia che indaga sul presente per una adeguata comprensione del passato. Sicché Il ritorno alla ragione (1946) conferma l'esigenza di una funzione critica del pensiero, da porre a confronto con la realtà nel divenire dell'umanità.
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