Prodotti agroalimentari tradizionali della montagna italiana. Tradizione e innovazione in cinque casi studio
Tre quarti del territorio italiano sono occupati da rilievi collinari e montuosi e vi risiede circa un sesto della popolazione nazionale; nel 2002 il CENSIS stimava in 165 miliardi di euro, il 16,1% del Pil nazionale, il valore aggiunto prodotto nel territorio montano italiano. Questi pochi dati appaiono più che sufficienti per porsi il problema di conoscere meglio questa realtà dal punto di vista della produzione agroalimentare e soprattutto da quello delle popolazioni che trovano ancora ragione di vivere, in condizioni spesso disagiate, per non far morire attività tradizionali spesso molto antiche. Il Gruppo di Ricerca multidisciplinare che ha condotto l'attività di studio, formato da esperti dei problemi della montagna, agronomi, biologi, zootecnici, fisici tecnici, tecnologi alimentari, meccanici agrari, ingegneri dei sistemi agroalimentari, informatici, economisti, storici, esperti di sistemi integrati, di sicurezza alimentare, di marketing e di comunicazione, ha predisposto, in tre anni di lavoro, una mappatura consultabile per aree geografiche e individuato oltre 4.400 prodotti alimentari di tutte le regioni, dai quali è possibile estrarre quelli relativi alle aree montane. Ha inoltre approfondito tutti gli aspetti produttivi e socio-economici di cinque casi studio - Erbe officinali della Valle Camonica, Toma della Valsesia, Pecora Sopravissana, Pane con le Patate della Garfagnana, Noce di Montagna.
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