Gravidanza e contesti psicopatologici. Dalla teoria agli strumenti di intervento
Se fino a qualche tempo fa gli aspetti psicologici e psicopatologici della gravidanza e del puerperio venivano considerati su due piani teorici e pragmatici disgiunti, oggi la letteratura clinica e scientifica internazionale ci sprona a un'integrazione medica e psicologica, in un percorso in cui gravidanza, coppia in attesa e figlio siano valutati in un unico continuum di intervento. Ciò significa considerare gli strumenti clinici in modo multidisciplinare e multifocale, perché le diverse figure professionali (dal ginecologo allo psicologo, dal neonatologo al pediatra) possano articolare interventi che, a partire dalla madre, dal padre, dalla coppia, dal nascituro o dal figlio, si focalizzino poi sul contesto evolutivo della genitorialità. Proporre degli strumenti integrati significa anche individuare i predittori su cui è possibile centrare l'intervento nei casi in cui emergono delle difficoltà (anche patologiche). Ed è questa l'intenzione a cui ha mirato P.L. Righetti curando il volume: grazie al confronto tra chi fa ricerca e chi lavora in ospedale e nei servizi, proporre esperienze e indicazioni utili ad un ampliamento della conoscenza e a favore della cura. Per le sue caratteristiche il volume si rivolge quindi a tutti quei professionisti (medici, ostetriche, operatori socio-sanitari, psicologi) che, lavorando in équipe e volendo integrare le proprie conoscenze, intendano facilitare il formarsi dell'esperienza genitoriale, fin dal suo inizio più precoce.
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