Le trappole del verosimile. Tv dei ragazzi e qualità: analisi e proposte
La Tv è un vero e proprio "ambiente di vita" per bambini e ragazzi di tutto il mondo. Assistere a un programma televisivo oggi rappresenta un'azione densa di significati che non si esaurisce nell'attimo in cui si spegne il televisore. Molti dei format prodotti sono "macchine delle emozioni" che pervadono gran parte dei desideri e dei sogni dei piccoli telespettatori. Il Grande Fratello e X Factor, Uomini e donne e L'eredità, i Simpson e South Park, gli spot, i personaggi come Hannah Montana fino ai più o meno (s)conosciuti partecipanti dei reality contribuiscono a costruire le vite affettive di centinaia di milioni di giovani utenti. Occuparsi di questa grande agenzia di socializzazione è un dovere per i ricercatori, gli educatori, i politici e le famiglie: occorre dunque trovare nuove ed efficaci modalità per un tipo di educazione non più concepita come "intervento in difesa di qualcuno" ma come "un'alleanza tra intelligenze e competenze di diversi attori". L'avvento di Internet ha reso ancora più urgente questo confronto, proprio perché allarga in modo esponenziale l'attrattiva crossmediale dei contenuti audio-visivi di cui i ragazzi fruiscono giornalmente. Una delle soluzioni è rappresentata dalla media education.
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