Giovani stranieri, nuovi cittadini. Le strategie di una generazione ponte
In Italia sono presenti circa 800 mila minori di nazionalità straniera, frequentanti in gran parte percorsi di formazione professionale. Se, per i giovani nati in Italia, si prospettano garanzie di inclusione grazie alla possibilità di acquisire la cittadinanza italiana, per i "figli del ricongiungimento" le traiettorie sono più complesse e imprevedibili, influenzate dalle condizioni di vita e dalle risorse disponibili. A tutti gli effetti è una generazione ponte, che sta costruendo il passaggio tra i primo-migranti e le generazioni successive, intenti a sviluppare concrete strategie per l'inclusione, l'appartenenza, ma anche per la convivenza tra più mondi. A partire da una survey svolta in Lombardia su un campione di giovani stranieri 14-19enni iscritti nei corsi obbligatori e post-obbligatori, nel volume si individuano le questioni cruciali in vista degli esiti futuri: il peso del retroterra famigliare, le differenze di genere nelle scelte e nei percorsi di mobilità, i fattori che portano al successo formativo, le forme di disagio nell'esperienza scolastica, il difficile equilibrio tra studio e lavoro, l'acculturazione nella società ospitante alla luce dei processi di costruzione dell'identità. Questa "nuova" presenza giovanile risulta capace di elaborare strategie e progetti di vita dinamici ed eterogenei, in larga misura autonomi rispetto all'appartenenza originaria etnica e familiare.
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