La comunicazione fra incanto e disincanto
L'esplosione comunicativa che ha invaso il nostro universo ha origini lontane, ma oggi, soprattutto a opera delle nuove tecnologie, ha subìto una crescita esponenziale che ha profondamente mutato lo spazio di vita e le aspettative dell'uomo contemporaneo. La ricerca della felicità, anche se "paradossale", spinge a un consumo mediatico sempre più esteso, mentre la cultura è diventata lo specchio estatico dove si riflettono le icone del nostro tempo, potenti "marcatori semiotici" in grado di creare senso di appartenenza, condivisione d'intenti, espansione del desiderio. Tuttavia, ci si domanda se sia possibile porre un limite a questa emanazione ininterrotta di immagini, suoni, parole che sono alla base di quel "reincanto" del mondo, teorizzato da Maffesoli. Se l'informazione è soprattutto messa-in-forma, essa non potrà sfuggire al "disincanto" di una regola, in grado di ridisegnare lo spazio comunicativo all'interno del quale gli uomini possano più facilmente oltrepassare l'esistente, senza, però, scivolare nella deriva dell'insignificanza, dell'informe, in una parola dell'entropia.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa