Farmaci e società. Il paziente, il medico e la ricetta
Qual è il posto dei farmaci e della ricetta medica nella vita degli individui? Che ruolo gli assegnano nel processo di guarigione e nel mondo della famiglia e del quotidiano? Come comprendere i differenti atteggiamenti di fronte al corpo (sano e malato), al dolore, ai farmaci - soprattutto quelli che agiscono sulla psiche - e come capire i diversi comportamenti (sottomissione, resistenza o negoziato) del paziente di fronte al medico? Come spiegare il fatto che certi pazienti sono portati a condividere la loro terapia con i propri congiunti, che qualcuno conserva gelosamente le ricette mediche, mentre altri le ricopiano prima di distruggerle o altri ancora acquistano farmaci che poi non assumono affatto? Dando per scontata l'influenza dell'ambiente sociale sui comportamenti che riguardano la salute, in questo libro l'autrice esplora le differenze che esistono all'interno di una stessa categoria sociale. Sulla base dell'esperienza etnologica pluriennale acquisita negli ambulatori degli ospedali o a casa dei malati, Sylvie Fainzag s'interroga sul modo in cui pazienti di diversa estrazione culturale e religiosa (cattolici, protestanti, ebrei e mussulmani) accolgono la prescrizione medica e assumono la terapia proposta, sull'automedicazione, sulla percezione che le persone hanno dei farmaci e sul rapporto che instaurano col medico.
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