Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito
Bracciante della bassa Emilia, priva di mezzi e di istruzione, Leda Colombini è una donna che agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso arrivò ai vertici della Federbraccianti e negli organismi direttivi del Partito comunista; un percorso scandito in seguito da altre tappe prestigiose, come l'elezione al Parlamento per tre legislature. Il volume ricostruisce il suo itinerario formativo, intrecciando la memoria della protagonista con un'accurata analisi dei contesti in cui si trovò ad operare. Emerge così lo spaccato di una moltitudine di lavoratrici dei campi, dalle "celebri" mondine del Nord alle neglette raccoglitrici del Sud: doppio lavoro, migrazioni, disuguaglianze con gli uomini, lotte per l'occupazione, salario, assistenza. Parallelamente il libro racconta l'evoluzione di Leda: come una scuola di partito le offrì coordinate teoriche, tirocini sul campo e cercò di forgiarne il carattere; come due leader colti e appassionati - Luciano Romagnoli e Ruggero Grieco - seppero accompagnarla al ruolo. Si delinea così la vocazione pedagogica che i grandi partiti di massa seppero esercitare in quegli anni nei confronti della base, consentendo anche a donne e uomini in fondo alla scala sociale di diventare dirigenti.