Roma perisferica. La città, le periferie, gli immigrati, la scuola
Verso la fine degli anni '60 Franco Ferrarotti e la sua équipe si recavano nelle periferie della capitale in piena espansione edilizia ed economica per analizzarne gli effetti sociologici. Scoprivano in tal modo le difficili condizioni di vita di molte persone, costrette a vivere in zone prive di servizi o in baraccopoli venute su spontaneamente. Da allora Roma è stata molte volte considerata un laboratorio sociale, da analizzare con strumenti e teorie delle scienze sociali, al fine di comprendere i fenomeni economici, politici e culturali presenti sul territorio. Queste dinamiche sociali sono inserite nella storia recente del Paese, in cui la città contemporanea, come sistema urbano ha mutato le sue caratteristiche strutturali e sociali, diventando un nodo della rete globale. A distanza di oltre 30 anni, il sociologo e i suoi collaboratori si sono recati nuovamente in quelle zone per comprendere le dimensioni sociali del cambiamento. Le periferie romane mostrano attualmente un profilo socio-economico molto differente rispetto a quegli anni. Roma periSferica, come molte altre città del mondo, contiene in sé persone che vengono da mondi altri: questa è la sfida attuale della sua globalità.
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