Un' impresa fra terra e mare. Giacomo Filippo Durazzo e soci a Tabarca (1719-1729)
Nella prima Età moderna la Repubblica di Genova assurge al ruolo di protagonista nell'economia del Mediterraneo grazie ai numerosi mercanti e banchieri, attivi in tutta l'Europa e soprattutto presso la Corte di Spagna. Il volume approfondisce le dinamiche delle relazioni economiche e commerciali tra la città ligure e l'isola di Tabarca, un piccolo possedimento situato lungo la costa tunisina, concesso in appalto alla famiglia Lomellini dalla Corona spagnola dal 1542 per circa due secoli. Le complesse vicende gestionali che caratterizzano questo lungo periodo culminano nel 1719 con la decisione da parte dei Lomellini di cedere in subappalto per un decennio quella che viene definita la "fattoria tabarchina", e tutte le attività economiche facenti capo ad essa, ad un gruppo di cinque esponenti di spicco dell'aristocrazia cittadina che si associano a tal fine. L'analisi della gestione del possedimento nel periodo 1719-1729, basata su inedite fonti archivistiche, specialmente contabili, consente di fare luce su numerosi aspetti poco noti di tale esperienza e di comprendere a fondo l'importante ruolo svolto da questa piccola isola nello scenario economico dell'area mediterranea sud occidentale. Si tratta quindi di un osservatorio inusuale da cui leggere la storia del Mediterraneo in età moderna.