Rischio clinico e negoziazione della salute
Il rischio clinico è ormai una locuzione di uso corrente e per gli studiosi è diventata una categoria analitica consolidata. Nello sfondo è presente il rapporto vivo e vitale tra salute e malattia nella concretezza del rapporto medico-paziente. Nel nostro paese è arrivata in ritardo, rispetto al Nord America e ad altri contesti europei, la coscienza dello spessore di una vera e propria negoziazione che ne sta sovente, per non dire sempre, alla base. La relazione tra questi attori sociali si pone oggi in un diverso rapporto di acculturazione da parte del paziente ed è stata smussata, anche se non azzerata, la storica asimmetria che ha connotato spesso tale "tormentata storia", come l'ha chiamata Shorter. Tra le grandi conquiste dovute all'allargamento della democrazia c'è quindi da annoverare anche una politica della salute che comporta una conoscenza più estensiva e diffusa da parte dei soggetti più deboli. Ma ciò può produrre nella dimensione del rischio clinico conflittualità e difficoltà di relazione. Il volume, che analizza criticamente le varie posizioni sull'argomento anche a livello internazionale, propone strategie d'uscita dal tunnel che si viene così a creare costituito da diffidenze comunicative, per ricostruire sulla base di un bene particolare quale è quello della salute il profilo di nuove e più feconde alleanze terapeutiche.ù
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