La voce del corpo. Esperienze psicoanalitiche di lavoro con adolescenti e genitori
Nell'adolescenza il disagio si presenta nelle forme più varie, più o meno dirette, più o meno avvertite mentalmente, spesso dichiaratamente agite ed esteriorizzate come momenti di vero e proprio fallimento. In ogni caso, però, è il corpo il vero protagonista attraverso cui si esprime il disagio, un corpo preda delle profonde trasformazioni cui lo espone il passaggio puberale. Molti sono gli adolescenti che si rivolgono alla psicoterapia sperando di fruire di un'esperienza in grado di sostenerli nel percorso di scoperta e di definizione di sé. Negli esiti di gravi comportamenti autolesivi, nella profonda immersione nel cibo e nel corpo (come accade nella declinazione anoressico-bulimica), nelle esigenze dissociative o nella preponderanza della segnalazione corporea (panico o forme somato-formi), la necessità di costruire opportunità e percorsi appare già evidente e quasi urlata. E fondamentale allora che l'operatore possieda una sensibilità di ascolto del sintomo che possa fare da ponte tra ciò che il corpo segnala e la ricerca del significato di quel sintomo hi quel momento di crescita. Un ponte tra il corpo e la mente, tra figli adolescenti e genitori, tra società dai legami fragili e mutevoli occupata dall'effimero e dall'incerto e il costituirsi di persone capaci e sufficientemente forti per stare nella vita.
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