Il nostro debito verso Stalingrado

Il nostro debito verso Stalingrado

Il nostro debito verso Stalingrado: "L'unico dovere che abbiamo nei confronti della storia è quello di riscriverla" sono le parole di Oscar Wilde che leggiamo all'inizio di questo libro. E non poteva esserci citazione migliore per introdurre il grande lavoro di ricerca e documentazione svolto da Gian Carlo Abbaneo nello scrivere e ripercorrere i momenti storici risalenti alla Guerra di Russia e, soprattutto, a quello definito come il debito insoluto verso Stalingrado. Il "credito" acquistato dall'Unione Sovietica di fronte al mondo in quel breve periodo non assolve certo le colpe che si possono attribuire all'impero sovietico, come gli innumerevoli crimini del suo regime, ma i meriti dell'Armata Rossa che difese eroicamente Stalingrado, e vanificò il sogno di dominio millenario di Hitler, non possono essere cancellati dalle repressioni di Budapest e Praga. La Russia oggi continua ad essere, per l'Occidente, un sorvegliato speciale, sia per il possesso dei temuti arsenali nucleari, sia per le tendenze a ritagliarsi proprie aree di influenza, o perseguire fini discutibili con interventi, considerati aggressivi, in alcune delle aree più sensibili del pianeta. L'attuale clima di rinnovata ostilità, blocchi economici e misure ritorsive nei riguardi della Russia, non è certo favorevole e politicamente ideale per tributare riconoscimenti morali. La vittoria nella guerra del 1941-45 appare ormai troppo lontana, da allora la storia è andata per la sua strada e troppo lungo è stato il cammino divergente degli ex-alleati che sono, nel frattempo, radicalmente cambiati, come è cambiata la natura dei problemi che si trovan
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