Trentotto anni di racconti. Storie di una donna migrante

Trentotto anni di racconti. Storie di una donna migrante

Emigrare dalla propria terra è quasi sempre una scelta complessa e difficile. Si lasciano spesso i propri cari, gli affetti più intimi, persino i propri figli pur di trovare altrove un lavoro che possa garantire una vita migliore a tutti. La storia dell'immigrazione degli ultimi anni in Italia, purtroppo, è stata segnata da uno stato di emergenza continua, affrontato con leggi e interventi molto discutibili, che hanno relegato ai margini lo sforzo umanitario e solidale di chi da decenni si occupa delle questioni legate alla realtà migratoria. Il testo di Maria José Mendes Evora, capoverdiana immigrata in Italia alla fine degli anni Settanta, racconta la storia di un progetto migratorio riuscito e andato ben oltre le aspettative iniziali. La prefazione dell'onorevole Silvia Costa, parlamentare europea, e le testimonianze di donne come l'onorevole Livia Turco, confermano l'impegno sociale profuso da questa donna venuta da lontano sia per lavorare (e sostenere in parte a distanza la propria famiglia) sia per studiare. Il contributo dato negli anni alla questione migratoria, tramite diverse associazioni, le è valso perfino l'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ricevuta nel 2001 dal presidente Ciampi. Una storia autobiografica che può essere tuttora di esempio per tanti immigrati e che può offrire la speranza di un futuro positivo e solidale nel nostro paese.
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