Passeggiata al limitar d'un sogno
È un invito, un cammino quello che Davide Nichetti estende al proprio lettore, l'invito a entrare, senza paura, in un mondo etereo, ad affrontare con lui un percorso onirico, a metà tra rêve e rêverie, tra sogno e vagheggiamento. È evidente fin dalla prima lettura, la volontà dell'autore di iscrivere la sua opera all'interno del filone della poesia dotta, d'atmosfera, in cui si affacciano termini colti e densi, termini talvolta desueti, talvolta inusuali che sottolineano una cura e una ricercatezza formale particolarmente accurata. Essi vivono un tempo notturno, crepuscolare. Sono queste ambientazioni emotive epigrammatiche, notturne nella misura in cui la notte è quello spazio mentale in cui tutti i pensieri, le emozioni, le sensazioni, quelle di una sola giornata o di una vita intera affiorano lentamente alla coscienza.
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