Luci della ribalta. I sogni notturni
Luci della ribalta. I sogni notturni: Irrompe come un pugno nello stomaco il corpo del piccolo Aylan, che il poeta "canta" assopito sulla battigia; che invece già in un sonno di morte qui sulla spiaggia, dove doveva solo costruire castelli di sabbia, corre nel cielo ridente a vegliare sull'esodo di tanti bambini, con le guance velate di lacrime che dita materne non sanno asciugare. Come pure in quella sera di maggio si schianta colpita da dardo infuocato e uscita di strada l'acerba vita dal cuore in tumulto di un giovane, corpo perfetto. La poesia sa trasfigurare fatti di cronaca che mettono al muro il nostro pensare e gli danno orizzonti infiniti.
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