Romanzo di un uomo qualunque
Mi chiamo Francesco Petrillo. Sono nato a Scanno, Abruzzo, il 3 gennaio 1939. Ricordo il mio terrore quando, bambino, vedevo i tedeschi che, in una piazzetta del paese, cercavano di trarre fuori dal ghiaccio un carro con l'aiuto di un cavallo. Papà si era nascosto dietro una serra di legna per non essere preso. Con la famiglia ci siamo trasferiti in Toscana, a Castiglione della Pescaia. Poi a Roma. Laurea in Legge e vincitore di concorso al Ministero dell'Industria. Infine dirigente, presso un istituto pubblico di controllo. Impegno e responsabilità. Poi la pensione. Ricordo che il Presidente dell'istituto, stimato giurista e brillante scrittore, leggendo i miei appunti e le relazioni che gli sottoponevo una volta mi disse che avevo "la penna felice". Spero di aver conservato la penna nel medesimo stato, anche oggi che sono in pensione. Ho letto di recente un bel libro di Haruki Murakami: Il mestiere dello scrittore. Ne riporto una frase: «Una delle cose che più mi gratificano è il fatto che persone di generazioni diverse sembrano apprezzare i miei romanzi. Mi leggono la nonna, la mamma, i figli.»
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