Riflessi dall'acqua
Dove sta, tra corse dissennate e follia continua di sms, tra Pil decantati e tecnologie impazzite, la felicità dell'uomo? Cosa rimane di solido e fermo in questa modernità sclerotizzata e intenta a camminare sempre più in fretta? Daniele Adamo sta in piedi sulla punta di uno scoglio o forse sul tetto di una casa sommersa o di un treno affondato, e scruta intorno, senza sosta. Il poeta ha ben viva, in sé, la consapevolezza di quanto valgano ancora, sopra ogni altra cosa, amicizia, dialogo e umanità. Fatta di amore, di assonanze con la natura, di instabili emozioni la poesia diventa per l'autore l'unica zattera pronta a sfidare onde e vortici di ogni genere, per navigare verso una nuova vita.
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