Vengo a prendermi...
Il difficile rapporto tra un ragazzo e suo padre: occhi che vedono senza guardare, mani che stringono senza sentire, cuori che battono senza palpitare. Ruoli che nessuno ha scelto, cui nessuno è pronto, nella commedia della vita che volge in tragedia; dialoghi di parole vuote riempiono pagine di rabbia, dolore, illusioni e la scrittura diventa il rifugio in cui riversare lacrime e frustrazioni, ma anche il luogo da cui ripartire nella ricostruzione di se stessi. Stupisce con quanta maturità e controllo vengano qui gestite le emozioni, specie alla luce della giovane età dell'autore.
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