La tenacia dei lemming
Palazzo Signorini è come un grande alveare che brulica di vita e di morte, di esistenze appese a un filo di lana sul punto di spezzarsi, di anime che si abbandonano alla corrente che le trascina a largo, e lentamente annegano. Come i lemming, piccoli roditori che, come vuole la leggenda, ogni anno praticano una sorta di suicidio di massa, gettandosi in mare e nuotando fino a che le forze non li abbandonano. Breve romanzo fatto di racconti che si intrecciano e si completano, La tenacia dei lemming offre uno spaccato di ordinarie disperazioni, personaggi che si incontrano, collidono, si distruggono a vicenda, in un mondo in cui sembra preclusa qualsiasi via di salvezza; se non, forse, quella offerta dalla letteratura: raccontare la vita degli altri per distrarsi dalla propria, per non pensare che, lentamente, stiamo tutti andando alla deriva.
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