L' estate del riflusso. Quando scoprimmo che il mondo non sarebbe cambiato
La crisi delle ideologie e dell'impegno politico non è un fenomeno circoscritto all'Italia della terza Repubblica. Già all'inizio degli anni Ottanta i sociologi individuarono, nelle generazioni che erano state protagoniste delle grandi tensioni sociali e intellettuali del decennio precedente, i primi atteggiamenti di profonda delusione per il fallimento degli ideali e un ripiegamento nella sfera del privato: "Riflusso" fu la parola coniata per descrivere tale fenomeno. Il momento esatto in cui la caduta dei valori ideologici della sinistra toccò il punto di non ritorno secondo l'autore - fu l'estate del 1984, in coincidenza con la più grande vittoria elettorale conseguita dal PCI e la sua entusiasta auto celebrazione organizzata a Roma con la Festa nazionale dell'Unità. "L'estate del riflusso" è descritta con la puntigliosità di un reporter e il succedersi degli eventi è scandito come in un diario, ma l'ambientazione ricorda il palcoscenico di una commedia all'italiana, con personaggi e interpreti che si dibattono gaudentemente ricercando senza particolare successo i piaceri materiali della vita.
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