Hotel mille luci. Diario di un malato tra reale e immaginario
A vederlo dall'esterno, immerso nell'ombra del crepuscolo e animato da un'infinità di luci più o meno intense che trapelano dalle sue finestre, l'ospedale san Gerardo de' Tintori appare subito come una struttura traboccante vita, incarnata nel brulicare operoso di chi vi soggiorna e vi lavora. Facile dunque il paragone con l'"Hotel mille luci", come viene chiamata la casa circondariale del suo paese di origine. Sarà perché in entrambi i casi vi si soggiorna non per propria volontà e generalmente non con grande entusiasmo. Eppure Alessandro, ricoveratosi per un delicato intervento al cuore, passa attraverso i suoi corridoi e reparti con animo leggero e sereno, incuriosito dalle storie dei suoi "colleghi d'avventura" e confortato dalle riflessioni che gli provengono dai libri.
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