Poca voce
"'Poca voce' chiama queste composizioni Vincenza Armino, e immediatamente esse assumono il valore di un sussurro, di una confessione intima e privata, ma forse proprio per questo estremamente preziosa. Vincenza Armino non è nuova alla poesia, e con questa silloge riconferma una attitudine alla narrazione in versi che è illuminazione interiore e, in qualche modo, estremo significante di un amore universale." (dalla prefazione)
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