Orfani ora
Metropolitana di Roma. Nel caotico incrocio di sguardi indifferenti, nel vociare confuso che amplifica il brusio del cuore, Laura incontra Michele; trascinata dalle correnti che imperversano sotto un mare apparentemente calmo, annichilita nel dolore di una recente e incolmabile scomparsa, la donna riconosce in lui, un perfetto sconosciuto in giacca e cravatta, una boa ferma e solitaria. L'incontro quotidiano con Michele diventa così il disperato tentativo di raggiungerlo e aggrapparsi a lui, e nell'illusione che ciò possa avvenire, Laura pian piano riemerge da se stessa. Quanto ci sia di vero e quanto di sognato in quell'immancabile appuntamento sulla linea blu che sventra il cuore della Capitale, non è dato saperlo; l'altro è occasione di rinascita, e Michele, con la sua forte personalità e l'animo gentile del poeta, alimenta nella donna il coraggio di non arrendersi, offrendole un canale immediato verso le emozioni e i ricordi, recuperando l'emotività.
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